Un
successo perentorio,quello ottenuto dal Catania a Pagani,5-2 il risultato
finale per gli etnei, a seguito di una gara impegnativa che ha fatto emergere i
punti di forza della formazione allenata da Lucarelli,ma anche alcune lacune da
correggere.
Catania
subito propositivo e padrone del centrocampo in avvio.Il 4-3-3 scelto dal
tecnico dovrebbe garantire maggiore
equilibrio in fase di possesso e di contenimento e consentire maggiore
incisività al fronte avanzato.Sembra proprio questa la filosofia di gioco più adatta agli etnei che costruiscono alcune trame interessanti, ma mancano in cattiveria e precisione sotto porta.
Alla distanza però la manovra si appanna,diventa leziosa e sterile. La Paganese non sta a guardare e trova qualche buona ripartenza, costringendo gli etnei ad accorciare i reparti .
I campani accettano la sfida,giocano a viso aperto e passano alla mezzora sugli sviluppi di un calcio di punizione finalizzato poi da Regolanti che batte a rete dopo una corta respinta di Pisseri.
Sembra una maledizione,un film già visto. Come a Reggio il Catania costruisce,sfiora il vantaggio e, appena mostra il fianco scoperto, subisce.
La lezione amara della recente doppia battuta d’arresto impone ai rossazzurri di cambiare registro,di trovare forza e coraggio.
E così ad inizio ripresa arriva la reazione rabbiosa e concreta dei rossazzurri che al terzo trovano il pari: splendida pennellata a giro di Di Grazia che si infila sotto il set di sinistra della porta campana.
Partita rimessa in piedi col Catania che riconquista porzioni di campo e si ripropone con più convinzione.
Lucarelli cambia,vuole maggiore concretezza, più passo e cattiveria: dentro vanno Mazzarani,Marchese e Ripa e il centravanti lo ripaga subito mettendo la firma sul gol della rimonta e del riscatto.
Il
Catania adesso capisce che può chiuderla questa partita e spinge sulle fasce
con più incisività, rispetto a quello che aveva fatto nella prima frazione di
gara,costringendo gli azzurri della Paganese a ripiegare.
Lodi
e Ripa vanno vicinissimi alla terza rete,che arriva qualche minuto dopo la
mezzora: una perla di Lodi su punizione sembra spianare la strada verso il
successo agli etnei che esultano sotto la curva dei tifosi rossazzurri giunti
da Catania.Etnei ancora in avanti a proporsi con trame ariose che mettono in ambasce la retroguardia paganese che rischia ancora di capitolare,quando un cross di Marchese va a sbattere sulla mano galeotta di un difensore in piena area di rigore,fallo che l’arbitro non vede.
La partita potrebbe riaprirsi al 36° ,quando il direttore di gara valuta come falloso l’intervento di Aya su Scarpa e concede il penalty ai padroni di casa. Dal dischetto lo stesso Scarpa realizza alimentando le residue speranze di un clamoroso recupero dei campani.
A questo punto i rossazzurri si scoprono cinici e non mollano: Aya trova il modo di “vendicarsi” e sbuca in area avversaria spingendo in rete un preciso traversone di Marchese per la rete dell’1-4.
Non finisce qui, perché a chiudere i conti ci pensa Lodi dal dischetto,dopo il presunto atterramento in area di Mazzarani.
Finisce
in gloria,il Catania porta a casa tre punti importanti e si rimette autorevolmente
in corsa.
La prossima tappa è la sfida interna col
Catanzaro. Servirà la massima concentrazione per evitare cali di tensione. Il
cammino è ancora lungo e non sono ammesse soste impreviste!!!
Salvo
Russo
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